Service Transformation

R.Pierre offre numerosi servizi che la rendono davvero competitiva negli ambiti di azione in cui opera. Tale valore aggiunto, riconosciuto dai partner con cui R.Pierre entra in contatto, sono un elemento distintivo e ci consentono di guardare al presente e al futuro con grande fiducia e voglia di crescere! La nostra SARTORIA TECNOLOGICA è l’ambito di Ricerca e Sviluppo dove la nostra offerta declinata in servizi e soluzioni prende forma per rispondere “su misura” ai nostri interlocutori. Vi proponiamo un contributo sulla Service Transformation come prospettiva di sviluppo, apparso di recente su INDUSTRY4BUSINESS.it. Buona lettura!

La service transformation come prospettiva di sviluppo per il post-lockdown

di Mauro Bellini, Direttore Responsabile Industry4business.it

Che cos’è la servitization, perché aumenta la resilienza delle aziende e in che modo può rappresentare una soluzione per la business continuity e per attivare nuovi modelli di business. Intervista di Mauro Bellini, Direttore Responsabile Industry4Business a Nicola Saccani, professore associato Università di Brescia10 Giu 2020

Guardare oggi alle prospettive post-emergenza Covid-19 significa cercare di capire come sarà la nuova normalità. Appare a molti chiaro che tra i tanti cambiamenti in corso ce n’è uno che riguarda il rapporto tra consumatori e prodotti o tra imprese e sistemi di produzione. Si avverte una crescita di attenzione nei confronti dei progetti di service transformation o servitization. Per consumatori e imprese appare meno importante il tema del possesso di un prodotto o di un sistema quanto il valore d’uso del servizio che il sistema o prodotto può mettere a disposizione. Abbiamo voluto vedere quali sono le prospettive che apre la servitizzazione nella costruzione di un prossimo New Normal con Nicola Saccani, professore associato dell’Università di Brescia.

Iniziamo spiegando esattamente cosa si intende per service transformation o servitization

Con servitization o service transformation intendiamo il passaggio dalla vendita di un prodotto alla vendita di un servizio o meglio una soluzione ad uno specifico bisogno del cliente. Questo fa si che le aziende cambino completamente la propria offerta integrata nel prodotto o servizio.

Si pensi al caso Rolls royce che per i motori di aereo è passata dalla vendita in un’ottica transazionale alla vendita delle ore di buon funzionamento in volo del proprio aereo collegando l’acquisto dell’aereo ad un pagamento che è in funzione della disponibilità del bene e che si porta dietro non solo il bene fisico, ma una serie di attività di manutenzione, di monitoraggio da remoto, di sostituzione di parti di ricambio che vengono svolte in capo al fornitore.

Un altro esempio tipico è quello dello sharing ad esempio nel mondo dell’automotive, o del pay per page tipicamente usato nei sistemi della stampa digitale, fotocopiatrici e stampanti, dove l’utente non paga la stampante, ma un tot a pagina stampata e dietro a questo costo c’è il toner, la manutenzione e quant’altro.

C’è un cambiamento di logica da un approccio prodotto-centrico ad un approccio cliente-centrico. Sicuramente contano l’eccellenza di tipo progettuale, produttivo o distributivo ma si aggiunge la necessità e la competenza legata alla comprensione dei bisogni dei clienti, alla messa in piedi di sistemi per erogare i servizi al cliente in modo efficace ed efficiente. Questo si presta ad attività legate allo sviluppo della componente digitale del servizio.

Quali vantaggi hanno avuto le imprese che hanno adottano modelli di servitization nell’affrontare il lockdown?

Beneficiano del fatto che la vendita del servizio associato al prodotto è più resiliente nel momento di crisi. I clienti continuano ad avere necessità di servizi di manutenzione, di parti di ricambio, di servizi avanzati. Abbiamo visto nella nostra indagine che la vendita di ricambi è cresciuta nel momento immediatamente successivo al lockdown.

E vuoi perché i servizi tradizionali hanno comunque subito gli stessi problemi di potenziale integrazione delle attività logistiche produttive, i servizi avanzati basati sul digitale, sui dati, sul supporto remoto, sono cresciuti come volume e livello di interesse. Così come si dimostrano resilienti modelli di business alternativi alla vendita dei beni da parte delle aziende di prodotto, cioè modelli come noleggio, o pay per use con volumi e attese di vendita soddisfacente.

Che ruolo può svolgere la servitization nelle prospettive di sviluppo della fase post emergenza?

Industry 4.0

La servitization può avere un ruolo molto importante in questa fase di post-emergenza. Può permettere di salvare i ricavi e le marginalità delle aziende, che vedono calare significativamente la domanda di acquisto dei beni. Se il parco installato viene mantenuto in vita e non sostituito richiederà maggiori interventi di manutenzione come servizi fisici o upgrade o controllo remoto su cui le aziende non vedranno calare la domanda, bensì assisteranno ad una crescita. Inoltre, contratti a lungo termini di manutenzione o dei nuovi modelli di business (noleggio, pay per use) proprio per la durata spalmata nel tempo, consentiranno di avere una minore disruption dal punto di vista dei ricavi e quindi un ruolo di salvataggio dei conti economici.

Dall’altro lato vedrà una forte spinta verso il digitale, sarà attore e protagonista della digitalizzazione, perché anche per superare i problemi legati all’erogazione dei servizi di tipo fisico viste le restrizioni, il digitale è una leva fondamentale…

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